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Lunedì, 18 Aprile 2016 17:20

Chiamati per nome, mandati per amore!

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La scuola per nuovi educatori di Azione Cattolica

Sabato e domenica si è tenuta, presso la casa di spiritualità dei Padri Monfortani, la Scuola per Nuovi Educatori, un appuntamento ormai consolidato per i giovani e gli adulti che si apprestano ad affrontare il servizio educativo nella nostra associazione. L’evento, pensato dal Laboratorio diocesano della Formazione, ha previsto due giornate in cui ci si è confrontati sulle caratteristiche tipiche di un buon educatore: la cura della propria spiritualità, l’attenzione pedagogica delle persone a noi affidate e l’identità associativa; i partecipanti sono come tornati sui banchi di scuola per condividere il senso di una chiamata, quella al servizio educativo, che trasforma la vita!

Durante i lavori della prima giornata si è voluto dare particolare risalto alla vita spirituale dell’educatore, poiché è esclusivamente attraverso di essa che si può comunicare l’incontro con Cristo, un incontro che ci libera dall’individualismo e dall’egocentrismo, derive sempre più comuni della nostra società. Proprio con queste parole don Francesco Marrapodi, assistente diocesano ACR, ha voluto introdurre l’incontro: la nostra vocazione all’evangelizzazione non può che essere il frutto di un Amore che ci chiama per nome rendendoci speciali e che ci chiede di essere all’altezza del cuore delle persone di cui ci prendiamo cura. Per farlo, però, è necessario “rimanere in Gesù”, capire che la propria vita ha senso se si cresce nel discernimento vocazionale, nell’incontro con Lui  attraverso la Parola e i sacramenti e nella conoscenza degli strumenti offerti dalla Chiesa, primo fra tutti il Catechismo; sulle tre dimensioni anzidette - discernimento, Parola e sacramenti - i partecipanti si sono misurati in alcune stanze di approfondimento tematico che hanno consentito a ciascuno di accogliere spunti e provocazioni e condividere lo stato del proprio cammino.

I lavori sono poi ripresi nella mattinata, tiepida e primaverile, di domenica con la riflessione di Francesca Chirico, responsabile dell’area della Promozione associativa, che, ripercorrendo il senso della vocazione al servizio educativo, ha delineato il profilo dell’educatore di AC come “colui che aiuta l’Amore a farsi strada nella vita dei ragazzi e nel contempo aiuta i ragazzi a trovare la strada verso l’Amore”.  I futuri nuovi educatori hanno cominciato a percorrere questa strada attraverso un percorso tematico che ha permesso loro di scoprire quattro dimensioni fondamentali -  interiorità, fraternità, ecclesialità e responsabilità - incarnate da figure particolarmente care alla nostra AC.

L’approfondimento del tema è proseguito durante il pomeriggio grazie al contributo della dott. ssa Antonella Muscatello che ha aiutato i partecipanti a riflettere sulla centralità della persona ovvero sulla capacità di avere a cuore i sogni e i desideri dei ragazzi, intercettare i loro sguardi e con competenza e passione farsi compagni di viaggio. Vita spirituale, formazione, laicità, passione, azione, testimonianza… sono le parole che hanno accompagnato i lavori di queste due giornate e che i futuri educatori hanno offerto al Signore durante la celebrazione domenicale dell’Eucarestia, celebrazione con cui l’esperienza della scuola si è conclusa.

Durante la Santa Messa presieduta da don Salvatore Santoro, assistente generale dell’Ac diocesana, si sono affidati a Gesù sentimenti forti e diversi: il timore di non essere all’altezza, la paura di lasciarsi trasformare dalla chiamata di Dio che chiede di fare grandi cose, la ricchezza dell’esperienza condivisa, la gratitudine e la gioia di incontri – primo fra tutti quello con il Signore- che trasforma la  vita e la rende più bella.

L’entusiasmo e l’allegria che hanno caratterizzato la scuola per nuovi educatori di Ac possano animare sempre la nostra passione educativa, affinchè con coraggio e mai soli possiamo testimoniare la bellezza di una chiamata per nome che ti manda a servirLo … per amore!

 

Mariarita Cotronei

Ermina Foti