I giovani di Ac ad Assisi sulle orme di Francesco
Si è da poco concluso il pellegrinaggio ad Assisi dei giovani di Azione Cattolica della nostra diocesi, guidato da don Tonino Sgrò, assistente diocesano del settore giovani di AC. Sentiamo ancora forte il profumo di casa e il bisogno di amore respirati nella terra di San Francesco: pochi giorni che hanno dato forti e intense emozioni capaci di attraversare il cuore e l’anima. “Con Francesco, profeti tra la gente”, questo il titolo scelto per questo viaggio alla riscoperta dei luoghi e della vita del “poverello di Assisi” vissuto in compagnia delle Suore Francescane Alcantarine che ci hanno ospitato con semplicità ed affetto nella loro Casa accoglienza “Frate Jacopa”.
Sabato 29 ottobre il nostro pellegrinaggio si è aperto con la partecipazione alla processione aux flambeaux sulla piazza antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli: un momento intenso e dolce che si ripete ogni sabato sera quando i Frati Minori, assieme a numerosi fedeli, si ritrovano per la recita del Santo Rosario dinanzi alla Porziuncola nella quale abbiamo avuto la possibilità di pregare per noi e per quanti ci stanno a cuore.
Domenica, invece, accompagnati da Suor Rosaria, abbiamo visitato il Santuario di San Damiano e le Basiliche di Santa Chiara e San Francesco; qui abbiamo avuto modo di conoscere il significato che quei luoghi hanno avuto nella vita di Francesco e Chiara; con una disarmante semplicità, le parole di suor Rosaria ci hanno guidato e fatto innamorare dell’umiltà e del coraggio dei due Santi.
Ci siamo ritagliati momenti di preghiera e riflessione personale in quei luoghi che hanno cambiato la vita di due giovani del 1200 e che sono stati in grado di sconvolgere anche la nostra vita di giovani del 2000. È stato bello fermarsi davanti al Crocefisso di San Damiano, fissare il nostro sguardo nel Suo provando a chiedere come Francesco: “Signore, cosa vuoi che io faccia?” per scoprire il segreto bello che rende unica la nostra vita. È stato emozionante pregare davanti alla tomba di Santa Chiara e a quella di San Francesco per farsi toccare da Lui e far prendere al nostro cuore la forma dell’Amore di Dio; come Francesco, che amando “prese la forma dell’Amato” e trasformò “in dolcezza ciò che era amaro”, anche noi abbiamo aperto il nostro cuore, senza paura!
Lunedì ci siamo recati sul monte della Verna, luogo di ricerca e di pace, luogo di bellezza e forza, luogo di meraviglia e silenzio dove Francesco si ritirava per pregare. Oggi vi sorge un bellissimo Santuario che custodisce il culmine dell’esperienza di Francesco che, quasi al termine della sua vita, chiese al Signore di provare un po’ dell’amore e del dolore che Gesù Cristo sentì nei momenti della sua Passione, Morte e Risurrezione. Francesco fu esaudito e il suo corpo fu segnato delle stesse piaghe del Crocifisso. Dopo una giornata di preghiera e di riflessione intensa, grazie alla Lectio Biblica curata da Don Tonino, abbiamo avuto la gioia di celebrare la Santa Messa proprio nella cappella delle Stimmate, dove Francesco divenne la parola di Amore che per anni aveva meditato, vissuto e annunciato. Francesco si è decentrato per lasciare spazio all’Amore vero e ha aiutato anche noi a chiedere al Signore di darci un tocco di vita e di mettere il Suo sigillo sul nostro il cuore.
Noi giovani torniamo a casa diversi, nuovi e rinati grazie alla vita di Francesco che ci insegna a pregare incessantemente, in ogni azione o momento, ovunque! Le parole di don Tonino alla fine del viaggio di ritorno, ci hanno inviato alla missione per “avere la presenza di Cristo impressa nei nostri volti affinché anche gli altri lo possano conoscere” e diventare come e con Francesco profeti tra la gente!
Mariateresa Latella
Equipe diocesana Acr
“La mia Assisi inizia con la compagnia dei giovani della Diocesi di Reggio-Bova. Abbiamo compiuto i primi passi durante la fiaccolata serale cittadina verso la Porziuncola, nella cattedrale di S. Maria degli Angeli. Il giorno successivo, pur svegliati da una terra che tremava, ci siamo recati a San Damiano, luogo in cui il Santo ascoltò la voce di Gesù crocifisso; quello che mi ha colpito maggiormente è stato come Francesco ha conciliato il suo sogno con il sogno che Dio aveva per lui, come ha saputo affrontare le pene chiamandole perfetta letizia, atteggiamenti che oggi vediamo molto lontani dalla Gioia e invece sono solo passi per crescere in Lui. Nel pomeriggio abbiamo visitato le Basiliche di S. Chiara e di S. Francesco: qui ho potuto sperimentare una sensazione di pace e, passando dalla Porta della Misericordia, ottenere l'indulgenza insieme agli altri, momento di forte condivisione. Abbiamo passato l'ultimo giorno a La Verna, dove Francesco ha ricevuto le Stimmate; ho posato il mio sguardo verso la natura che mi circondava: per me le foglie che cadevano erano le ferite delle persone che ci hanno fatto soffrire ma, con la forza del perdono, possono dare frutto. Il freddo che percepivo rappresentava un periodo della mia vita, ma il calore del sole mi bastava per capire che ero a casa. Abbiamo condiviso le nostre riflessioni in un luogo che ha parlato al cuore di ciascuno e lì ho sentito il Signore nel Sole che ci guardava, nel vento che si faceva sentire e nella croce che ci ricordava il sacrificio che Gesù ha fatto per noi. Tornati a casa i nostri cuori non erano stanchi, ma pieni di vita”.
Ilenia Adore
Ac – Parrocchia S. Caterina